martedì 6 giugno 2017

antefatto



Antefatto.







Il 22 aprile 2016 sono tornato da Firenze, dove ho suonato in una produzione dell’Orchestra Regionale Toscana. Sarebbe stata la mia ultima produzione lì prima del matrimonio con Giulia, in un clima festoso, fatto di cene, aperitivi, birre, con i colleghi e amici.


 
Io suono il contrabbasso, faccio il musicista di professione, ho collaborato con diverse realtà orchestrali italiane (tra cui l’Accademia di Santa Cecilia a Roma) e gruppi barocchi. Poi giro il mondo con quello che è il progetto più intenso e più vivo con cui collaboro: Soqquadro Italiano, un ensemble in bilico tra la musica antica e moderna.

Quindi, il 22 sono tornato da Firenze, alla stazione c’era Giulia ad aspettarmi, la mia futura moglie, ci saremmo dovuti sposare dopo meno di un mese, il 21 maggio…

Il giorno dopo siamo andati a farci le fedi, a Milano. Si a farcele noi. C’è una cooperativa di orafi che mette a disposizione il laboratorio e la consulenza di un esperto per fare le proprie fedi. Dalla fusione dell’oro all’anello finito. E in più reinveste i soldi che guadagna in progetti di reinserimento di malati psichiatrici nel mondo del lavoro.
Io ero un po’ scettico all’inizio, ma poi mi sono lasciato tanto coinvolgere dall’esperienza che alla fine della giornata ho ringraziato Giulia per aver insistito tanto. Abbiamo fuso l’oro delle due famiglie, abbiamo martellato, tagliato, lisciato, saldato, lucidato, fino a quando non abbiamo visto prendere forma e rifinito le Nostre Fedi, nostre ancor di più perché le avevamo fatte proprio noi.
Il 28 aprile, giovedì, siamo andati ad Alba, il giorno dopo Giulia sarebbe andata a Torino a provarsi l’abito. Io invece stavo a casa dei miei futuri suoceri a studiare. Avrei avuto una produzione all’orchestra Leonore a Pistoia che iniziava lunedì, poi una con la Camerata di Prato dal lunedì successivo. Poi sabato 21 maggio ci sarebbe stato il giorno più importante delle nostre vite.
Tutto era calcolato al dettaglio. Tutto meticolosamente in bilico tra gli impegni. Tutto chiaro e definito. Poi…



La maggior parte dei mortali, Paolino, si lamenta della natura, della sua cattiveria.
Si vive per un breve periodo, e questo spazio di tempo dato a noi trascorre così velocemente e così in fretta che, tranne per pochissimi, gli altri abbandonano la vita nella stessa preparazione alla vita.
(Seneca, dal “De brevitate vitae”)


Un dono!

Solo perché uno ha un cancro non è che abbia sempre ragione. Cioè se Salvini avesse un cancro sarebbe pur sempre Salvini. Se Hitler avesse a...